Edizione 2017 - Venerdì 7 aprile, pomeriggio

dalle ore 10 alle ore 18
I giardini dell'anima... L'arte di Olimpia Biasi e Giusy Ferrari Cielo
Sala "Piera Carpani Glisenti" della Rocca
 
La mostra propone opere pittoriche dell'artista Olimpia Biasi accostate alle creazioni floreali di Giusy Ferrari Cielo, suggerendo una conversazione ideale tra due interpreti della Natura, dei fiori, dei giardini.
 
 
 
Olimpia Biasi, trevigiana, si è formata a Venezia con i maestri dello Spazialismo, Bacci e Gaspari. Da sempre curiosa di sperimentazione, ha attraversato linguaggi e tecniche diverse, rimanendo però fedele ad una poetica naturalistica espressionista e narrativa, al margine tra figurazione e metafisica astrazione.
Dal 1972 espone in personali e collettive in Italia e all’estero (Sudamerica, Stati Uniti, Giappone, Cina, ex Yugoslavia, Francia, Svizzera, Ungheria…).
E’ presente in collezioni pubbliche e private. Ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia, Arsenale e alla 55a Biennale (manifestazione collaterale).
Attualmente lavora con materiali di riciclo, eseguendo installazioni che hanno come tema l’energia pulsante della natura e le sue implicazioni letterarie e poetiche.
 
 
 
 
 
Giusy Ferrari Cielo, nota insegnante e dimostratrice, è Giudice internazionale dell’Istituto Italiano Floreale Amatori (I.I.D.F.A.) di Sanremo fondato nel 1986 da Rosnella Cajello Fazio.
La sua grande esperienza l'ha portata ad organizzare dimostrazioni e lezioni di Arte Floreale in Italia e all’estero.
Giusy Ferrari Cielo è stata anche direttrice artistica di importanti mostre a tema, coordinatrice e protagonista di concorsi nazionali ed internazionali. Ha rappresentato l'Italia al “Gran Prix” mondiale di Toronto e la sua partecipazione ha valso al nostro paese il primo premio assoluto.
 
 
 
 
 
Se fossi un oggetto, vorrei essere trasparente come una palla di vetro,
Se fossi un fiore, vorrei essere un fiordaliso per il suo colore,
Se fossi un colore, sarei azzurra come il cielo e il mio nome,
Se fossi un suono, sarei una risata,
Se fossi un tessuto, sarei cotone come una nuvola, un cirro... così difficili da fermare...



dalle ore 10 alle ore 18
Si Hortum cum Bibliotheca Habes nihil deerit: Se hai un Giardino con una Biblioteca nulla ti mancherà
Museo "Casa del Podestà" 
 
Visita guidata alla Casa-Museo-Biblioteca e ai giardini del Senatore Ugo Da Como
(Ingresso a pagamento supplementare Euro 3)
 
 
La Casa del Podestà sorse verso la metà del Quattrocento quale sede del rappresentante di Venezia, cui era demandato il controllo del territorio.
Lonato fu sottoposta alla dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia dal 1441 per oltre 350 anni, interrotti solamente dal breve governo del marchese Francesco Gonzaga (dal 1509 al 1516).
Dopo che Napoleone cedette Venezia all'Austria, la Casa del Podestà passò prima di proprietà del demanio austriaco (che ne fece una caserma) ed in seguito al comune di Lonato che si disinteressò completamente dell'edificio.
Nel 1906 venne acquistata ad un'asta pubblica dall'allora avvocato e deputato liberale Ugo Da Como. Questi, consapevole dell'importanza storica del luogo, la fece completamente "restaurare" dal maggiore architetto bresciano: Antonio Tagliaferri (1835-1909).
L'intento del committente era quello di restituire l'antica dignità all'edificio veneto corredandolo di una serie di arredi adeguati che ne facessero una Casa-museo da abitare, secondo una moda molto diffusa tra '800 e '900.
La casa venne abitata fino al 1941 da Ugo Da Como che morì proprio a Lonato e dalla moglie Maria Glisenti che morì nel 1944.
L'identità di questa dimora borghese si è mantenuta inalterata sino ad oggi.
La Casa del Podestà è una vera e propria “casa Biblioteca” che conserva una raccolta di circa 50.000 volumi che può essere annoverata tra le collezioni private più importanti in Italia settentrionale.



dalle ore 10 alle ore 18
Letture a sorpresa in Biblioteca
Museo "Casa del Podestà"
 
Celebri passi letterari dedicati ai fiori e ai giardini.
L'attrice Viola Costa, a sorpresa, accoglierà gli ospiti nella Sala della Vittoria della Biblioteca.