Edizione 2023 - Sabato 15 aprile, pomeriggio

dalle ore 10 alle ore 18
Lèggere libri e leggère libellule
Casa del Podestà
 
Le antiche sale della Casa del Podestà ospitano la mostra di Adriana Albertini che, da oltre vent’anni, inventa forme secondo l’antica tecnica della ceramica.
Nel suo lavoro fantasia, eleganza, equilibrio, ricerca della perfezione stanno alla base di visioni interiori che prendono forma di petali di fiori, di libellule e di parole appesi a esili fili di nylon.
Giocando sull’etimologia delle parole l’artista riesce a dare forma e consistenza alle sue visioni interiori.
Tutto prende il via dalle parole libellus e libra: libellus è libellula, ma anche libretto, poiché l’insetto presenta ali aperte come fossero pagine di un libro; d’altro canto, libra è bilancia, poiché in volo la libellula è capace di tenere le ali in perfetto equilibrio. In questo scambio di significati, a tenere unito tutto è il lemma “leggere”, vero trait d’union e filo conduttore dell’installazione.
 
Il tema è ripreso nell’opera che Adriana Albertini ha pensato per la Fondazione Ugo Da Como: Ceramic word, un piccolo foglietto in paper clay – un’argilla impastata con la carta e che gioca a sua
volta con il significato della stampa – in 50 esemplari, sul quale è impressa una libellula e un motto in latino caro a Ugo Da Como: “Fac Sapias Et Liber Eris”, ovvero «Fai in modo di sapere e sarai libero». Ceramic word diventa un piccolo ricordo da serbare, un messaggio ben augurante. Proprio nella Biblioteca di Ugo Da Como i “foglietti” sono impressi da parole universali come “amore”, “infinito”, “amicitia” e disposti sul tavolo e sul leggio di Casa come fossero piccoli messaggi da custodire o regalare a chi visita la dimora.
 
“Il potere delle parole e le infinite possibilità per raccontare le emozioni umane mi hanno guidato nella creazione di queste opere - racconta Adriana Albertini-  Giocare sui diversi ma complementari significati delle parole per dare forma all’armonia cangiante del mondo si è rivelato per me uno strumento privilegiato per diffondere la cultura”.
 
Visita guidata della durata di circa 45 minuti
Ingresso a pagamento supplementare Euro 5
 
 



dalle ore 10 alle ore 18
Hortus Conclusus
Giardino della Voliera
 
Spazio dedicato ai bambini:
laboratori, giochi e letture animate.
 
 
Presentazione del circuito "Viviparchi"
 
 
 



dalle ore 10 alle ore 18
L’arte ambientale di Fabio Racheli
Giardini della Casa del Podestà e Parco della Rocca
 
Lungo il Viale dei Tigli che conduce dalla Casa del Podestà alla Rocca e nei giardini della Casa del Podestà, gli elementi vegetali prenderanno nuova vita e nuove forme nelle sapienti mani di Fabio Racheli, flower designer bresciano che unisce a solide basi teoriche una vasta esperienza derivata da anni di lavoro sul campo sia in Italia che all’estero. L’idea che anima il suo progetto è proprio quella di “dar nuova vita ad elementi poveri” in quanto capaci di esprimere emozioni al pari, se non meglio, del linguaggio convenzionale.
 
Due le installazioni studiate per questa edizione di Fiori nella Rocca:
 
Oblò
Come da un oblò di una nave, percorrendo il Viale dei Tigli, si potrà ammirare lo scorcio della Torre civica.
Detta anche Torre maestra, sorge nel cuore dell’antico borgo della Cittadella e venne costruita con lo scopo di ospitare le campane destinate a scandire i momenti della vita civile del paese, differenziandosi così dal campanile a cui era demandata una funzione simile, ma legata alla vita religiosa della Comunità. Un intreccio colorato di ferro, lana e rami di potatura creerà uno speciale punto di osservazione e un focus sulla cella campanaria e sulle merlature della Torre.
 
? Cosa è apparso nei giardini della Casa del Podestà ?
Qualcosa di surreale… cosa può essere?
Cosa ci sembra, ci intimorisce o rassicura?
Sembra quasi un serpente, ma forse sono solo le radici aeree delle conifere e della maestosa magnolia che si rincorrono in un gioco senza fine. Con un paziente lavoro di taglio di tronchi potati e assemblati uno ad uno, Fabio Racheli creerà questa forma non forma della lunghezza circa 120 metri, che dal giardino della Biblioteca si snoderà – nascondendosi a tratti sotto terra – fino alla grande magnolia del terrazzamento più basso.
 
Fabio Racheli ha studiato presso l’Ecole Internationale d’Art Floral di Jean Marie Leemann e in seguito ottenuto il Certificat de formation supérieure de créations végétales et de décorations florales.
Collabora con aziende italiane di spicco alla realizzazione di stand in occasione della Fiera di Rimini e del Salone del Mobile di Milano e partecipa a numerose fiere ed eventi in Italia ed Europa al fianco di committenti diversi per i quali progetta e realizza stand presso: Christmasworld e Ambiente di Francoforte, Macef e Fuorisalone di Milano, Flormart di Padova, Abitare il tempo e Fieragricola di Verona, Ecomondo di Rimini. Nell’ottobre 2017,  ha realizzato, per la Fiera Agricola di Cremona, una parete verticale con più di 1800 piante. Diverse sue creazioni vengono pubblicate su riviste nazionali, tra le altre Gardenia e Brava Casa.
Fabio Racheli si occupa anche di consulenze, progettazione e formazione professionale presso negozi di fiori e garden.
 
Per i Giardini della Casa del Podestà: visita guidata della durata di circa 45 minuti
Ingresso a pagamento supplementare Euro 5



dalle ore 10 alle ore 18
Florarium. I fiori sono arrivati in città
Sala del Capitano
 
Il progetto artistico personale di Natalia Verginella, giovane illustratrice che vive e insegna a Brescia, ha come obiettivo principale quello di rimettere in contatto le persone con il mondo dei fiori, attraverso una serie di mostre in luoghi della quotidianità. Da qui il sottotitolo della mostra e del catalogo: I fiori sono arrivati in città.
Il titolo, Florarium, richiama invece la dea Flora che, secondo la tradizione romana, si occupava di proteggere le piante nel momento della fioritura, il momento dell’esplosione creativa e della rinascita.
I fiori sono infatti fonti di energia spirituale e il ciclo vitale delle piante, che periodicamente si rinnova, riconnette l’uomo con il ritmo della Natura. Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di sottolineare lo stretto legame tra la forza vitale del processo di fioritura e il processo artistico. Florarium è infatti costituito da una raccolta di tavole illustrate che richiamano la potenza e la bellezza di quattordici fiori legati ad antiche leggende e miti. I testi che corredano le illustrazioni narrano la nascita di ciascun fiore, attraverso le vicende di divinità, figure femminili ed amori che appartengono alla tradizione e alla storia passata dell’umanità. 
      
 
Natalia Verginella (1983) si laurea nel 2008 in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano. Dopo molteplici esperienze lavorative nel campo della grafica web, della fotografia e dell’arte, sia in Italia sia all’estero, inizia a dedicarsi all’illustrazione nel 2013.



alle ore 14
La Natura aiuta la Natura. Guida alla difesa naturale delle piante
Giardino della Voliera
 
Ivan Carioli - green advior di Cifo - conduce una semplice lezione sul corretto utilizzo dei prodotti naturali per difendere le piante dagli attacchi parassitari, con un approfondimento dedicato al corretto uso dei concimi e dei biostimolanti.
 
Dal 1965 Cifo produce e commercializza concimi e formulati per la difesa per il settore Giardinaggio e Agricoltura, distribuendo i prodotti in Italia e all’estero.
La qualità Cifo nasce nei laboratori dell'azienda, dove un team qualificato di ricercatori sviluppano nuovi formulati, verificano, migliorano e tengono monitorati quelli esistenti. I laboratori e i reparti di ricerca sono importantissimi per l'attività poiché danno un contributo essenziale al controllo qualitativo durante tutto il processo produttivo, con analisi sulle materie prime, sui semilavorati e sui prodotti finiti.
 
 
 
 



alle ore 15.30
Dipingi i tuoi Fiori
Sala del Capitano
 
Lezioni gratuite di acquerello dal vero con Alessandra Bruno
Prenotazione obbligatoria (tel. 0309130060 - info@fiorinellarocca.it)
 
Alessandra Bruno, pittrice acquerellista e artista poliedrica, abita e lavora a Milano.
L’acquerello è una tecnica che si offre sia ad una visione tradizionale, sia ad un utilizzo informale e modernissimo. Dunque strumento perfetto per la ricerca di Alessandra Bruno sulla luce che diventa materia.